Il Salame di Canossa vanta un’origine millenaria, che lo vede profondamente legato alla storia del territorio da cui prende il nome.

Ai tempi dell’Impero Romano infatti alcune tribù longobarde si stanziarono sulle colline emiliane, nei territori confinanti con gli accampamenti imperiali. In contrapposizione all’allevamento degli ovini, i longobardi diffusero il consumo della carne di suino, che favorì lo sviluppo dell’arte della norcineria.
Nel Medioevo, questi territori passarono sotto il dominio di Matilde di Canossa, una figura cruciale per le vicende del suo secolo ma anche e soprattutto per la sua abilità nel gestire i territori a lei affidati, che conobbero un periodo di fiorente sviluppo.

Il Salame di Canossa è un insaccato composto da trito di tagli scelti di suino unito a lardelli di grasso. La marinatura nel Lambrusco e l’assenza di aglio, caratteristica distintiva rispetto ai salami comuni, gli conferiscono il sapore delicato per cui è tanto apprezzato. Una leggenda narra che i duchi di Modena e Parma si recassero appositamente in questo comune, affrontando un lungo e pericoloso viaggio, solo per approvvigionarsi di questo prodotto.
Ancora oggi, le Terre di Canossa costituiscono la destinazione prediletta da buongustai e appassionati, che uniscono il piacere di visitare borghi e castelli medioevali a quello di degustare questo prodotto unico.

Photo credits: FoodEmilia