“Quando il pane ebbe acquistato un bel colore dorato, colse una manciata di olive nere dall’albero più vicino e intinse la fetta di pane dorato con il loro succo bruno e amaro. Il vecchio faceva tutto questo con delicatezza. Preparò una fetta di pane per Sofia e per Angelo, una per sé e si sedette sul muretto a mangiare.”
Giuseppe Dessì, Paese d’ombre

L’olio sardo ha una tradizione millenaria che risale all’Età del Bronzo, come dimostrano anche recenti scoperte archeologiche; rappresenta un patrimonio culturale e paesaggistico; è un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale.

E’ il frutto della straordinaria biodiversità della Sardegna, della sua posizione geografica, delle caratteristiche del territorio, delle condizioni climatiche, del grande lavoro, della sapienza e della passione degli olivicoltori.

I nostri oliveti danno oli pregiati dalle caratteristiche uniche e straordinarie per intensità, varietà di gusto e di profumi, equilibrio. Troviamo aromi erbacei, di cardo, di carciofo, di mandorla fresca, di erbe aromatiche, fruttato medio o intenso, amaro e piccante armonici.

Questa spiccata identità è determinata dalla ricchezza del patrimonio varietale. Ci sono in Sardegna decine di cultivar autoctone: Bosana, Semidana, Nera di Oliena, Tonda di Cagliari, Tonda di Villacidro, Nera di Gonnos… da cui si ottengono oli con caratteristiche organolettiche che si distinguono per la loro personalità e tipicità.

L’olio Sardegna DOP è l’espressione di questa qualità, è elegante al palato, ottimo sia con i piatti della cucina della nostra tradizione (con bottarga, carciofi, fregola…), sia con quelli della cucina mediterranea e di quella moderna.

Grazie a Consorzio Olio Sardegna DOP

Foto credits by Ricette di Sardegna