Il Prosecco è il vino italiano più esportato al mondo, ma nonostante i numeri in forte crescita registrati nel 2021, è ancora essenziale formare e informare correttamente i professionisti e gli utilizzatori dei prodotti italiani, quelli autentici, naturalmente. Nelle ultime settimane, infatti, proprio il Prosecco è stato il protagonista di una disputa portata al Parlamento Europeo, che vede il Prosecco italiano vs il vino croato Prošek. Una somiglianza nel nome, ma non nel prodotto, che potrebbe però trarre in inganno i consumatori meno attenti e causare un danno al vino Made in Italy. 

Hanno preso il via a partire da settembre e fino alla fine dell’anno gli appuntamenti della 100per100 Italian Academy, sostenuti dal Consorzio di tutela della DOC Prosecco e rivolti ai mercati internazionali. Il progetto di Academy ha l’obiettivo da un lato di dare una formazione ai professionisti all’estero sull’autentico Made in Italy, dall’altro lato di promuovere l’utilizzo dei prodotti italiani sui mercati internazionali. Il tutto mettendo in contatto i Consorzi di Tutela e i Produttori delle eccellenze italiane con i professionisti nel mondo. 

 

Zurigo e il mercato svizzero hanno rappresentato la prima tappa di Academy realizzata in collaborazione con il Consorzio di Tutela della DOC Prosecco, con un evento che si è tenuto lo scorso 6 settembre presso il Ristorante Dieci Allo Zoo, del noto ristoratore Giorgio Angelini. 

Un pomeriggio dedicato alla scoperta del mondo del Prosecco DOC e del Prosecco DOC Rosé, con la partecipazione del sommelier Andrea Vestri, giunto da Monaco di Baviera per l’occasione e dello chef Alfonso Petti. 

Obiettivo dell’evento, di fronte a una platea di operatori quali giornalisti, ristoratori, sommelier e distributori è stato quello di raccontare sei etichette di Prosecco DOC e suggerire possibili abbinamenti tra vino e piatti, con una degustazione guidata durante l’evento. 

La classe, moderata dalla giornalista Telsche Peters, ha permesso quindi ai partecipanti di degustare il Prosecco DOC Treviso Brut, della cantina Riccardo, e il Prosecco Millesimato DOC Rosé 2020 Brut Nature “Clâr de Lune”, della cantina Piera 1899, in abbinamento al Carpaccio di Manzo con finferli, rucola e salsa al Prosecco DOC. Seguiti da un tasting del Prosecco DOC Treviso Extra Dry “Miòl, della cantina Bortolomiol, e del Prosecco DOC Rosé Millesimato 2020 Brut, della cantina Le Rughe, abbinati a un risotto con mela verde, salmone e aneto. Infine, in accompagnamento al dolce, una cheesecake allo yogurt e limone con fragole e gelatina di Prosecco DOC Rosé, sono stati degustati il Prosecco DOC Treviso Extra Dry, della cantina Le Contesse, e il Prosecco DOC Rosé Millesimato 2020 Extra Dry “Velére”, della cantina Astoria. 

 

L’Academy ha trasmesso concetti fondamentali per imparare a riconoscere il prodotto autentico, come il marchio DOC. La Denominazione di Origine Controllata Prosecco nasce infatti nel 2009 dall’unione dei viticoltori, vinificatori ed imbottigliatori di 9 Provincie tra le regioni italiane Veneto (Treviso, Belluno, Padova, Venezia e Vicenza) e Friuli Venezia Giulia (Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine) al fine di legare indissolubilmente questo vino al suo territorio di origine.
Prosecco, quindi, rappresenta un territorio con specifiche regole raccolte nel disciplinare di produzione, che determinano tutti i passaggi della filiera: dalla definizione dell’area di produzione all’etichettatura. 

La DOC consente di verificare il rispetto di queste regole, grazie all’intervento di un ente terzo che certifica il prodotto a Prosecco solo quando tutti i requisiti vengono soddisfatti, in particolar modo quelli relativi alle caratteristiche di consumo.
In questo è fondamentale il ruolo del Consorzio di Tutela, che ha quindi lo scopo di garantire la qualità del prodotto e di tutelare il consumatore, ma anche di valorizzare la produzione attraverso la promozione e la protezione della denominazione “Prosecco” in Italia e nel mondo. 

500 milioni sono le bottiglie di Prosecco DOC prodotte nel 2020, il 77,8% delle quali vendute all’estero. I tre principali mercati che assorbono circa i due terzi della quota export sono, nell’ordine: UK, USA e Germania. Per quanto riguarda il mercato svizzero, nel 2020 sono state esportate 13,2 milioni di bottiglie di Prosecco DOC, corrispondenti al 3,3% dell’esportazione totale. Tra gennaio e giugno 2021 si stima che 5,6 milioni di bottiglie di Prosecco DOC siano state esportate in Svizzera.

 

I prossimi appuntamenti della 100per100 Italian Academy dedicata al Prosecco DOC si terranno a Los Angeles, Tokyo e Londra. 

Per rivedere la Degustazione di Prosecco DOC svoltasi a Zurigo, basta cliccare il seguente link:

Degustazione Prosecco DOC – Zurigo: Clicca qui