Le origini dei Cappelletti sono incerte, le fonti ne attestano l’esistenza fin dai primi dell’Ottocento. L’utilizzo di carne per il ripieno fece dei Cappelletti il “piatto della domenica”, un lusso da concedersi solo ogni tanto. Nella ricetta originale il ripieno dei Cappelletti è fatto esclusivamente con stracotto di manzo, unito a Parmigiano Reggiano e spezie. Col tempo vennero aggiunte anche altre carni e in alcuni casi persino del prosciutto. Esistono due varianti sull’origine di questo nome: secondo la leggenda, Venere, Marte e Bacco fecero sosta in una trattoria per la notte. Quando la dea si destò, un poco affamata, chiamò il cuoco, che vedendo quel magnifico corpo nudo sdraiato sul letto, decise di riprodurne l’ombelico impastando la sfoglia. La seconda, più prosaica, sostiene che il nome derivi da “cappello”, perché la forma dei Cappelletti ricorda sia il classico copricapo medievale che la mitria dei granatieri.