La gastronomia del Lazio, al contrario di altre tradizioni culinarie regionali, ha mantenuto inalterate le sue peculiarità nel tempo, con solo qualche lieve influsso della comunità ebraica che ha radici che risalgono alle origini dei tempi. Specialità come gli spaghetti alla carbonara, o la coda alla vaccinara o ancora gli gnocchi alla romana son conosciute ormai nel mondo intero.


La gastronomia laziale si contraddistingue per la semplicità dei piatti tradizionali e l’utilizzo di ingredienti talvolta molto poveri, talvolta fraintesi in tutti quei ristoranti che cercano di imitare questa cucina: è il caso degli gnocchi alla romana che sono fatti di semolino e non di patate.


Tra i formaggi ecco la mozzarella di bufala, il pecorino romano D.o.p., un formaggio saporito ottimo consumato con le fave o come condimento, il fior di latte, un latticino fresco di consistenza morbida; la ricotta romana, richiesta a Pasqua per i tipici dolci.


I salumi sono particolarmente gustosi: le “coppiette” sono un salume ottenuto anche dalla carne di cavallo; il guanciale, richiestissimo per preparare la famosa carbonara o i bucatini all’amatriciana; la mortadella di Amatrice, simile a quella di Campotosto in Abruzzo; la salsiccia di Monte San Biagio, condita con pepe rosso; la Porchetta, ottenuta dalla cottura allo spiedo di un maiale di piccole dimensioni (famosissima quella preparata secondo la ricetta di Ariccia).

Anche gli ortaggi del Lazio promettono piatti davvero gustosi ed invitanti potendo disporre del carciofo romanesco o delle olive da tavola giganti verdi o nere o perfino bianche. 
Importante nel Lazio anche la frutta, come il kiwi, la cui produzione supera il 30% della produzione italiana; i marroni di Vallerano, più grandi e pesanti delle castagne; le fragole di Nemi, tipiche fragoline di bosco della zona.


Da citare anche la produzione di olio, con l’olio extravergine d’oliva “Canino” D.o.p. dal colore verde e dal sapore fresco e l’olio extravergine d’oliva “Sabina” D.o.p.


La notevole varietà di vini che offre il territorio laziale, oltre 25 i soli DOC, consente di nominarne solo alcuni: il Frascati, vino secco ed asciutto, il Marino, vino bianco secco, il Colli Albani, vino bianco secco anche nella varietà spumante, e l’Aprilia, un vino rosso granato.