La mia passione per la vera cucina italiana e per gli ingredienti necessari per realizzare i suoi piatti, mi ha portato al reparto salumi di una nota catena di supermercati stranieri di Dubai. Nel frigorifero erano presenti prosciutti spagnoli, prosciutti di Parma e uno etichettato come prosciutto ‘San Daniele Parma’. Dopo la mia sorpresa iniziale ho chiesto alla commessa ulteriori informazioni.
Sono rimasto a bocca aperta quando si è giustificata dicendomi che San Daniele è il marchio del produttore e che il Parma era il tipo di prosciutto. Immediatamente, ho chiesto di parlare con il direttore, perché la sua risposta non mi aveva convinto. Quando il direttore è arrivato gli ho posto la stessa domanda e ho ricevuto la stessa risposta.
Ho spiegato che Parma è una città ai piedi dell’Appennino Tosco emiliano e che San Daniele è un paese ai piedi delle Dolomiti a circa 350 km di distanza da Parma. E chiaro che all’apparenza sembrano due prosciutti uguali ma in realtà hanno molte differenze. Le razze di maiali utilizzate sono diverse e diverso è anche quello che mangiano i maiali. Il processo di salatura è differente e anche il clima dei luoghi in cui vengono stagionati (l’aria delle Dolomiti è più secca di quella degli Appennini). Il Prosciutto San Daniele è più aromatico, più grasso e dolce. Inoltre è prodotto in minori quantità rispetto al prosciutto di Parma.
Si dice che la produzione del prosciutto in Italia, sia iniziata intorno alla fine del tardo impero romano nella zona di Norcia, in Umbria.
Le persone che erano a capo della preparazione di prosciutti e salami, erano noti come ‘Maestri Norcini’ anche allora. La storia del prosciutto ha radici molto profonde, questo ha comportato la nascita di numerose varietà di prosciutti in tutto il territorio, tra cui il Prosciutto di Parma.

Tratto da Fettuccine Alfredo, Spaghetti Bolognaise & Caesar Salad di Maurizio Pelli.

Per info: The Culinary Clinic by Maurizio Pelli.

Photo Credits:Consorzio Prosciutto San Daniele e Consorzio del Prosciutto di Parma