Per utilizzare nel modo ideale l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia è indispensabile conoscerne le caratteristiche.
Il prodotto idoneo più giovane (non meno di 12 anni di affinamento), col suo profumo delicato e l’acidità piacevolmente intensa è ideale sui carpacci, i pinzimoni e per le marinate. 

E’ adatto per essere usato a caldo, per insaporire a fine cottura frittate di uova con o senza verdure, carni e pesci o per salse e intingoli.
Sul fuoco è da consigliare per insaporire a fine cottura crostacei, costolette d’agnello, petti di pollo e carni rosse al sangue.
 Grandi chef lo usano nella preparazione dei fondi di cottura per la selvaggina, il pollame e il pesce (in particolare il baccalà).

Scaldato e omogeneizzato con burro e parmigiano reggiano crea un intingolo delizioso sui ravioli.

 Col passare degli anni il prodotto assume una maggiore concentrazione che attenua la percezione dell’acidità e si percepisce con una sensazione gustativa agrodolce complessa e gradevole che lo rendono ideale per l’uso a crudo, ma anche per quasi tutti i primie secondi piatti.

Il suo profumo intenso e ricco, con una garbata tendenza al dolce, si esalta a crudo nella maionese, nelle salse per accompagnare i bolliti o i piatti di pesce, nelle insalate di pasta odi riso, conil fegato d’oca.

Ideale anche con i formaggi stagionati, primo fra tutti il Parmigiano Reggiano. Sul fuoco diventa un gustosissimo compagno del filetto di manzo, ed è prezioso per mantecare il risotto, specialmente se con verdure o scampi.

Dopo 25 anni trascorsi in barili ricchi di storia e profumi, quando può fregiarsi dell’indicazione “extra vecchio”, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia diventa uno scrigno di tesori gustativi da scoprire e assaporare goccia dopo goccia, rigorosamente a crudo, come un autentico bicchierino da meditazione.

La particolare persistenza del gusto lo rende perfetto come elisir da fine pasto e pronto a riservare grandi piaceri da degustazione in tutta la sua nobile e intensissima complessità di profumi e di sentori, ma la sua straordinaria ricchezza organolettica si presta anche a sorprendenti e memorabili abbinamenti.

I cultori del salato lo apprezzano sui formaggi più nobili e saporiti; gli estimatori delle dolcezze traggono infinite delizie dalla sua unione con la crema pasticcera, i dolci al cioccolato, i gelati, i frutti di bosco, e dal suo sapiente utilizzo come supremo ingrediente per la farcitura di panettone e strudel.

SOURCE: Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Reggio Emilia, www.acetobalsamicotradizionale.it/